A proposito di colleghi piloti, l´ex alfiere Red Bull non ha certo passato momenti facili dividendo il box con Webber e, in tal senso, condividere l´esperienza con un amico come Kimi Raikkonen può essere un?ulteriore asso nella manica. Con Mark ci siamo sempre rispettati, continua Vettel e, come coppia, abbiamo portato risultati alla Red Bull, forti del fatto che entrambi siamo grandi lavoratori e abbiamo un modo simile di guidare. Dal lato personale è stato diverso perché abbiamo avuto problemi in corsa, degli incidenti che non dovevano succedere e invece si sono verificati, come in Turchia 2010 e Malesia 2013. Episodi che sicuramente non hanno aiutato. Oggi non sono il miglior amico di Mark e neppure lui lo è per me, ma ci parliamo. Ad esempio, quando lo scorso anno ha sbattuto con la Porsche mi sono subito preoccupato di mandargli un messaggio per sapere delle sue condizioni e lui mi ha risposto che stava bene nonostante il forte impatto. Potremmo persino pranzare insieme. Di Kimi, invece, mi ha colpito il fatto che mi abbia rispettato sin dal primo momento in cui ho messo piede in F1 e non ero nessuno. Col tempo non è cambiato. Neppure con me parla molto, ma è uno che si esprime in modo diretto, come del resto faccio io. Se avremo dei problemi li affronteremo insieme. E alla domanda se gli sarebbe piaciuto correre insieme ad Alonso in Ferrari, la risposta non poteva che essere, sono molto felice di correre con Kimi.
Il mondiale 2015 è alle porte e le premesse, visti i temponi registrati a Barcellona, parlano chiaramente di una Mercedes che ha mantenuto più o meno intatto il proprio vantaggio: Per Melbourne, i favoriti sono Hamilton e Rosberg. Per il mondiale direi che se la giocano ancora loro, cinquanta e cinquanta. Lo scorso anno non mi aspettavo affatto un Nico così forte, specialmente nelle qualifiche. In gara poi è stato quasi sempre vicinissimo a Lewis e credo che restino comunque loro gli uomini da battere. Quanto alle prospettive delle Ferrari, invece? È difficile dire adesso quanto siamo forti noi, bisogna avere pazienza. Ma la macchina va senz´altro bene, io e Kimi siamo contenti. La nostra è una squadra con tanta gente che se n´è andata e altrettanta che è subentrata, quindi serve tempo per amalgamarsi. Prima o poi, però, arriveremo. Spero il prima possibile e, se sarà già quest´anno non ci tireremo affatto indietro dicendo che stavamo aspettando il 2016.
Milton keynes red bull festa addio sebastian vettel 2014 Infine, c´è anche spazio per parlare un po di sé. Il Vettel schivo e riservato, poco social e molto affezionato alla sfera privata si definisce di religione protestante e anche superstizioso. Poi parla del papà: Mio padre è stato fondamentale per la mia carriera. Se gli ho regalato una Ferrari? Sì, gliel´ho regalata, ma credo che il regalo più bello per i miei genitori sia il tempo che cerco di trascorrere con loro nonostante impegni, viaggi e tutto il resto. E per i curiosi anche una chicca finale: Nel mio garage ci sono una vecchia Fiat 500 rossa con le porte che si aprono a ventaglio, una Ferrari 430 acquistata anni fa e poi, da quando sono a Maranello, dispongo anche di una Maserati e una Jeep. Possiedo inoltre un pulmino Volkswagen d´epoca, una Corvette C1 del 1958, una moto BMW R90.
FP | Salvo Sardina http://www.formulapassion.it/